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Giuliano Growler

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Comunicare on-line: prima si guarda, poi si legge.

Pubblicato da Giuliano Growler nella categoria Comunicazione (12 Giugno 2017)

comunicazione visiva

Hai mai pensato a quanto sia importante generare nella mente dell’utente una buona prima impressione?

Premessa

Se ti stai ancora chiedendo se è più importante ciò che scrivi sul web oppure il design con cui lo presenti allora credo proprio che tu debba leggere questo articolo.

Prima di tutto ti invito subito ad abbandonare l’idea che una sola caratteristica di un progetto web possa essere l’unica a determinare dei buoni risultati (e quindi pensare che sia l’unica su cui valga la pena concentrarsi).

Il successo di una attività online quasi sempre è dovuta ad un ampio mix di ingredienti, come il design, le performance, la comunicazione, l’accessibilità, la persuasione, il marketing e altri ancora. Nessuno di questi ingredienti può essere trascurato.

Quali sono i fattori che contribuiscono alla creazione della prima impressione?

Tra i fattori che certamente sono responsabili della formulazione della prima impressione di una pagina web troviamo le performance. In particolare, il tempo di caricamento di una risorsa, se eccessivo, non solo può portare alla rinuncia dell’utente che spesso si traduce in un abbandono del sito, ma anche ad una irritazione che lo influenzerà negativamente nei secondi successivi se deciderà di rimanere.

In questo articolo però non parlerò di performance, comunque importanti, ma di un’altro fattore che ci aiuterà a capire quanto sia importante scegliere con cura l’aspetto delle pagine web: la comunicazione visiva.

Quanto tempo occorre ad un utente per formulare una prima impressione di una pagina web?

Secondo lo studio della dott.ssa Gitte Lindgaard, della Carleton University di Ottawa, sono sufficienti 5o millisecondi. Sì, hai letto bene: 50 millisecondi.

Questo studio è stato pubblicato per la prima volta sulla rivista Behaviour & Information Technology con il titolo: “Attention web designers: You have 50 milliseconds to make a good first impression!“.

Il test in breve.

È stato chiesto a diversi gruppi di volontari di osservare 100 pagine web e di valutarle utilizzando un indice di gradimento. Le pagine web sono state visualizzate per mezzo secondo (500 millisecondi). Successivamente lo stesso test è stato ripetuto con un altro gruppo di volontari ma questa volta le pagine web sono state visualizzate solo per 50 millisecondi. Risultato? Confrontando i dati delle due esposizioni si è constatato che gli indici di gradimeto erano pressoché identici.

Questo risultato è importante non solo perché ci dice che il cervello umano è in grado di elaborare una prima impressione di una pagina web in 50 millisecondi, ma anche perché spinge gli addetti ai lavori ad una riflessione: quale forma di comunicazione sta lavorando in quei 50 millisecondi?

In poche parole: quella idea della pagina web che l’utente ha già in mente con una esposizione di soli 50 millisecondi scaturisce da elementi visivi o testuali? A mio parere 50 millisecondi sono troppo pochi per pensare che l’utente abbia avuto il tempo di leggere i contenuti della pagina. Questo significa che la prima impressione dell’utente scaturisce principalmente dalla comunicazione visiva.

Comunicazione visiva: non solo immagini.

Spesso siamo portati a pensare che la comunicazione visiva di un sito web sia affidata esclusivamente alle immagini, ai colori o al logo. Non è così. Contribuiscono a questo aspetto anche altri elementi.

Eccone alcuni:

  • Il layout della pagina. Anche dal layout dipende il livello di gradimento di una pagina web. Per layout intendo come è stato pensato di suddividere a blocchi la struttura della pagina. Ad esempio la decisione di usare o meno una sidebar ed eventualmente dove posizionarla (destra o sinistra), dove posizionare il logo o decidere la larghezza massima della pagina.
  • L’uso sapiente degli spazi bianchi. Lo spazio vuoto non è uno spreco! È necessario per dare risalto a ciò che si trova accanto: lo evidenzia, lo incornicia.
  • La gerarchia visiva dei testi. L’uso corretto dei titoli e dei sottotitoli (h1, h2, h3…), oltre a rendere più facile la scansione della pagina, rende anche visibilmente più gradevole il suo aspetto. Stessa cosa vale per l’uso degli elenchi puntati o numerati, i grassetti e gli spazi tra i paragrafi del testo.
  • Il testo. Anche la scelta del font è decisiva. Così come la sua grandezza e l’interlinea. Ma non va sottovalutata la scelta del colore di sfondo e dei caratteri (meglio chiari per lo sfondo e scuri per il testo).

Tutto questo è di fondamentale importanza perché l’utente prima di leggere… guarda!

Anche il contenuto di un articolo, in 50 millisecondi, è solo un’ immagine.

L’importanza psicologica della prima impressione

Gli esperti lo chiamano effetto primacy o halo effect. Sostanzialmente gli utenti che elaborano una prima impressione negativa tendono a portarsi dietro questa negatività anche dopo. Stessa cosa vale per le impressioni positive.

In pratica se la prima impressione è negativa dovrai fare i salti mortali per convincerlo a restare, se invece è positiva dovrai fare altrettanto per farlo scappare.

Mi pare che il secodo scenario sia molto più vantaggioso.

Risorse utili:

  • L’articolo della dott.ssa Gitte Lindgaard: Attention web designers: You have 50 milliseconds to make a good first impression!
  • Il libro di Luisa Carrada: Il mestiere di scrivere.
  • Il libro di Jacob Nielsen: Web Usability 2.0 Vol.2

 

Info Giuliano Growler

Amo stare in mezzo alla natura, viaggiare, leggere e fotografare. Adoro il minimal, i gatti e le citazioni di Albert Einstein.
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